
Global Warming
“Il 2015 è stato un anno di svolta per i cambiamenti climatici. Le concentrazioni di CO2 in atmosfera hanno per la prima volta nella storia dell’evoluzione umana superato le 400 ppm. Siamo entrati, letteralmente, in un territorio nuovo, sconosciuto, mai vissuto dall’ homo sapiens”.
Questa è la premessa con cui Luca Lombroso, esperto meteorologo, climatologo e divulgatore ambientale, ha subito catturato l’attenzione degli studenti dell’Istituto Tecnico di Portomaggiore, riuniti in Aula Magna nella mattina del 13/12/2016 per ascoltare la conferenza dello studioso: l’intervento è stato volto a condividere proprio con i ragazzi, i cittadini del futuro, le riflessioni e i dati raccolti nel suo ultimo libro dal titolo “Ciao fossili. Cambiamenti Climatici, Resilienza e Futuro Post Carbon”.
Lo scrittore ha introdotto l’argomento dicendo che si parla da tanto tempo del riscaldamento globale, ma nonostante ciò resta ancora un grande problema che non trova soluzione e che ci sta ponendo di fronte a fenomeni atmosferici estremi che stanno diventando una “nuova normalità”.
Non sarà il caso di cominciare ad affrontare questa realtà in un altro modo, a partire dal “tono” con cui se ne discute?
Un passo importante in questo senso è stato fatto nella storica conferenza sul clima COP 21 a Parigi: TUTTI I PAESI DEL MONDO sono d’accordo che il riscaldamento globale è un problema che non esclude nessuno e hanno firmato il primo patto davvero “globale”.

conferenza sul clima
Questo ci dà un po’ di speranza che si possa cambiare. La proposta è cominciare da questa speranza che sette anni fa, Copenaghen 2009, sembrava impossibile.
Quando c’è “speranza”, sostiene Lombroso, si ha energia e voglia di trovare una soluzione, a differenza di quando si crede che un problema sia insormontabile e nessuna soluzione sembra possibile.
Il climatologo ha poi posto l’accento su alcune precisazioni in merito ai termini comunemente usati quando si parla di cambiamenti climatici.
I “gas serra” come l’anidride carbonica e il metano sono gas presenti nell’ atmosfera che funzionano come i vetri di una serra appunto, trattenendo il calore al suo interno e creando il cosiddetto “effetto serra”: tale fenomeno è naturale e svolge l’importante funzione di garantire le condizioni per la vita sul nostro pianeta.
Il Global Warming invece, ovvero l’innalzamento della temperatura media terrestre, ha cause antropiche.
Innalzamento livelli di temperatura terrestre in aumento
L’agricoltura intensiva, le attività industriali, l’uso delle automobili, il riscaldamento di abitazioni e uffici, la grande quantità di allevamenti di animali per citarne solo alcune, richiedono un fortissimo uso di combustibili fossili. Nessun fenomeno naturale giustifica i grandi cambiamenti di oggi.
I Gas Serra, ad esempio metano e CO2, vengono intrappolati nell’atmosfera terrestre causando l’innalzamento della temperatura media con il conseguente scioglimento dei ghiacciai e l’innalzamento del livello del mare.

schema del effetto serra
Nell’evoluzione della storia umane le temperature degli ultimi decenni hanno avuto un innalzamento allarmante, mentre la deforestazione fa sì che la CO2 non venga più convertita in ossigeno.
A causa dell’innalzamento del livello marino, molte zone costiere sono soggette ad erosione, inondazione e salinizzazione delle falde acquifere.
Tali fenomeni mettono a rischio settori economici quali la pesca, l’agricoltura e il turismo.
I cambiamenti climatici poi, mettono a dura prova gli equilibri dei processi ambientali e degli habitat, ovvero gli ecosistemi naturali quali foreste, praterie, deserti, sistemi montani, laghi, oceani e via dicendo. Si teme infatti che gli animali e gli habitat in cui vivono non riescano a reagire tanto velocemente quanto il cambiamento climatico.
Problemi e cause sono ormai di fronte agli occhi di tutti, secondo Luca Lombroso, e l’anno 2015 è stato il momento più determinante per i cambiamenti climatici, infatti è l’anno dove si è iniziato a cercare delle soluzioni, consapevoli che oltre una certa soglia sarà compromessa la vita.
Lombroso ha voluto ribadire alla platea i contenuti di Parigi COP 21:
- L’obiettivo di mantenere l’aumento della temperatura media globale al di sotto di 2°C in più rispetto ai livelli preindustriali e di proseguire gli sforzi per limitarlo a 1,5°C.
- L’importanza dei contributi dei paesi che hanno presentato piani d’azione finalizzati a ridurre le rispettive emissioni.
- La decisione dei governi di comunicare ogni 5 anni i propri contributi per fissare obiettivi più ambiziosi: ogni paese ha obiettivi specifici in relazione a ciò che concretamente può fare a partire dalla sua situazione.
- La solidarietà della UE e degli altri paesi sviluppati nei confronti dei paesi in via di sviluppo, attuata sia attraverso finanziamenti per la salvaguardia del clima sia attraverso l’aiuto a ridurre le emissioni e a diventare più “resilienti” di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici.
Le possibili soluzioni al riscaldamento globale sono già disponibili, non sono troppo costose e ci possono portare verso uno scenario di energia pulita e sviluppo sostenibile.
Una vera e propria Rivoluzione Energetica!
L’obiettivo è quello di eliminare i combustibili fossili definitivamente, facendo pressioni sulle aziende che danneggiano il mondo con deforestazioni e trivellamenti.
Le tecnologie per la produzione di energia elettrica devono puntare sul rinnovabile e il ritmo di consumo attuale deve diminuire.
Dobbiamo ridurre l’uso delle auto, far pressione sui rappresentanti politici perché coltivino le strade alternative, privilegiare cibo locale e biologico, tutelare le foreste e ridurre i rifiuti.
Diverse realtà hanno già dimostrato come queste vie siano percorribili: dobbiamo fare in modo che tutto ciò diventi argomento di discussione!
Le parole chiave per arrivare alla soluzione sono collaborazione, ecoglobalizzazione, impegno verso i giovani e soprattutto assunzione di responsabilità verso il nostro pianeta.
Il riscaldamento globale che continua a crescere nonostante gli accordi e le promesse fatte, conclude Lombroso, non deve essere considerato più come un problema impossibile da risolvere, ma come un cambiamento che stiamo vivendo che tocca tutti gli essere viventi e che ciascuno di noi, nel suo piccolo, può contribuire a risolvere.
I ragazzi della 1 A-EE in collaborazione con Cesari Gianluca, Sassaoui Soufiane, Dinar Abdessellam della 5 A -EE
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