
Dialoghi di Archeologia
Il Progetto “Dialoghi di Archeologia”, proposto dal nostro Istituto assieme all’Ecomuseo del Comune di Argenta, è tra i 20 vincitori del concorso “Io Amo i Beni Culturali”, indetto dalla Regione Emilia-Romagna, giunto quest’anno alla X edizione.
Il progetto si propone di avvicinare gli studenti al patrimonio culturale in maniera attiva, con un focus particolare sull’archeologia del territorio in cui vivono e studiano, facendo loro conoscere e vivere da vicino l’esperienza dello scavo stratigrafico e del survey (ricognizioni di superficie), come già avvenuto nelle campagne di Longastrino e come avverrà in un misterioso sito d’età romana alle porte di Argenta.
Si impegneranno anche nell’utilizzo delle fonti documentarie, nell’esame delle immagini di una città devastata dai bombardamenti dell’ultimo conflitto mondiale restituita dalla topografia, dalla toponomastica e dalle raccolte museali. Giovani che interrogano il passato, ascoltano il suo racconto e, attraverso di esso, comunicano alla cittadinanza l’importanza della valorizzazione e della tutela dei beni culturali per la costruzione di una identità comune e di una convivenza inclusiva.
Le attività si svolgeranno prevalentemente all’aperto, sul “campo”, nelle strade e nelle campagne, ma anche presso i numerosi e interessanti contenitori culturali che costellano il territorio argentano, secondo diverse fasi e percorsi di competenze trasversali e di orientamento, come previsto dalla normativa ministeriale sull’alternanza scuola-lavoro.
Ecco la road map del progetto, seguita con l’ausilio di istituzioni e di associazioni, dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio, al Servizi culturali del Museo Civico e della Biblioteca “F. Bertoldi”, dal Gruppo Archeologico Ferrarese alla Pro Loco GAN di Consandolo, dal Centro Documentazione Storica di Longastrino all’associazione Rione S. Domenico:
1. Teoria. Gli studenti, compatibilmente con le esigenze legate alla situazione sanitaria, parteciperanno ad incontri preliminari, anche in streaming, nei quali saranno invitati ad interagire con i relatori e riceveranno indicazioni su come approfondire gli argomenti trattati.
2. Indagine conoscitiva. Gli studenti saranno coinvolti nell’elaborazione di questionari, che somministreranno a docenti, familiari e conoscenti sulla fruizione dei beni culturali. I risultati saranno oggetto di discussione e di confronto attivo e, al termine del percorso, di verifica di eventuali scostamenti, con l’elaborazione di tabelle e grafici.
3. Storia locale. Gli studenti parteciperanno alle uscite, accompagnati dagli operatori dell’Ecomuseo, alla scoperta delle tracce lasciate dal passato nel tessuto urbano (architettura, toponomastica, geomorfologia); potranno poi approfondire i temi così affrontati tramite l’osservazione di documenti dell’Archivio Storico Comunale e del Fondo Librario Antico e la consultazione di bibliografie mirate.
4. Attività sul campo. I ragazzi parteciperanno a visite guidate nei siti archeologici attivi, dove vivranno esperienze di ricognizione archeologica di superficie e di scavo stratigrafico, lavaggio e studio dei reperti.
5. Osservazione. I ragazzi durante la visita al Museo Civico, saranno invitati ad esprimersi circa i punti di forza e i punti di debolezza del sistema espositivo (presenza di barriere architettoniche, linguistiche e culturali; illuminazione, segnaletica, percorsi).
6. Laboratorio di museografia. Dopo una introduzione sui temi della museologia e della museografia, gli studenti elaboreranno, divisi per gruppi di lavoro, proposte di miglioramento o riallestimento museale.
7. Restituzione. Gli studenti presenteranno al pubblico i risultati del loro lavoro, nelle modalità prescelte, organizzando presentazioni, visite guidate o passeggiate per la città e i suoi dintorni, con particolare attenzione all’integrazione di pubblici diversi (con diverse abilità e/o diverse competenze linguistiche e culturali) e alla produzione di fotografie, video e learning objects e di pagine web.