Così lontani, così vicini

Argenta - Portomaggiore

“Distanza” è una di quelle parole che negli ultimi dieci mesi sono diventate inevitabili dittatrici delle nostre giornate, delle nostre azioni, anche inconsapevolmente, dei nostri gesti.
In tutti i luoghi sono apparsi cartelli che ci richiamano al distanziamento sociale, camminiamo per la strada tenendo almeno un metro, spesso di più, di distanza dalle altre persone e se dobbiamo entrare in un negozio e vediamo la fila fuori, il nostro “istinto” ci fa pensare “beh, torno più tardi!”.
Volenti o nolenti ci siamo dovuti allontanare, fisicamente, dagli amici e, a volte, anche dai parenti e ci siamo adeguati a salutarci senza abbracciarci o attraverso uno schermo a cui dobbiamo, comunque, almeno un po’ di gratitudine.
In questa realtà la classe 1°A ha iniziato il suo percorso liceale, contenta ed entusiasta di trovarsi alle scuole superiori, accogliente nei confronti degli insegnanti, dei compagni arrivati dopo il primo mese di lezione, ma accogliente anche nei confronti delle materie nuove.
Anche del Latino!
E chi c’è di più distante da noi di Catullo, Cicerone et comites?
L’impossibilità di frequentare la Scuola in presenza è stato un duro colpo per una classe di vivaci ed entusiasti ragazzini che non volevano rassegnarsi a “fare il liceo” dalla propria stanza!
Ecco allora la necessità di riflettere sulla “distanza” nello spazio e nel tempo. I nostri Antichi ci forniscono riflessioni che ci possono far pensare, commuovere o consolare e li possiamo sentire vicini, anche se 2000
anni ci separano da loro.
Gli studenti della 1A LS si sentono vicini anche se si vedono attraverso lo schermo, ridono, scherzano perché come dicono i latini sono i protagonisti di un idem sentire (condividere le stesse sensazioni)!
E insieme è nata un’idea: una massima al mese! L’insegnante trova un tema e ciascuno sceglie il pensiero di un classico e lo rappresenta in maniera creativa! Guarda caso il tema di gennaio è l’amicizia!
La voce degli Antichi fa parlare i sentimenti dei Contemporanei, anzi dei giovanissimi…anche così si può combattere la “distanza”!